E'
un giorno qualsiasi in un sobborgo di Buenos Aires. Improvvisamente, comincia a
nevicare. Una nevicata strana, che
uccide le persone come mosche. Quattro amici , dopo una banale partita a carte,
si ritrovano ad affrontare le prime avvisaglie dell’invasione, Polsky è un pensionato, Lucas
Herbert, un impiegato di banca, Favalli, un professore di fisica e Juan Salvo,
l’Eternauta, appunto, fabbrica trasformatori industriali.
Come sapremo poco dopo, l’invasione è appena cominciata. L'Eternauta, sceneggiato da Héctor Oesterheld e disegnato da
Francisco Solano López, è il racconto stralunato, amaro e senza speranza di una
città invasa dall'assurdo, in cui gli esseri umani vengono radunati negli
stadi, e sterminati.
Così, un prodotto pop come un fumetto, consegna alla storia
uno dei momenti più assurdi della storia argentina: la dittatura di Jorge
Videla. Un mostro che non può
essere appartenuto a questo mondo.
Seguendo nell’ultimo anno Falling skies, la serie
fantascientifica prodotta da Steven Spielberg, mi è balzata agli occhi una
potente analogia con questa serie a fumetti, in quanto riprende – io credo,
consapevolmente - quella che probabilmente è l’idea più forte, ed
agghiacciante, della striscia pensata da
Oesterheld.
Oesterheld.
I nostri quattro amici, infatti, eroi per caso che
riscoprono i valori quotidiani proprio di fronte ad una invasione assurda e
senza spiegazioni, si trasformano ben presto, e loro malgrado, in animatori
della resistenza, in una Buenos Aires spopolata e tappezzata di cadaveri (la
nevicata uccide, ed ha il compito di fare, diciamo così, il lavoro grosso), mentre
contemporaneamente misteriosi fasci di luce abbattono gli aerei in volo e globi
luminosi calano sulla città, scaricando orde di invasori: giganteschi animali
neri, che ricordano un po’ il Babau immaginato da Dino Buzzati.
Si decide di radunare tutti si sopravvissuti nel
monumentale stadio del River Plate, cosa che, dopo numerosi attacchi e dopo
molte perdite, riesce. Ma al lettore, l’idea dello stadio evoca subito immagini
difficili da scordare.
Questi enormi pachidermi ottusi sembrano essere
comandati, attraverso una sorta di antenna inserita nella base del collo, da
altri alieni, soprannominati dai sopravvissuti le Mani, perché hanno mani con
decine di dita che si prolungano, spuntando anche dall’avambraccio, ma che in
realtà si chiamano Kol. Sembra, ai nostri eroi, che i Kol siano i nemici.
E qui la storia si mischia con la
profezia. Perchè nella nuova versione che Oesterheld scrisse alla fine degli
anni ’60 la critica ai regimi autoritari del Sudamerica diventa esplicita e
corrosiva, tanto da preconizzare la presa del potere da parte Videla e ai suoi
sgherri, che avvenne anni dopo. E così, la visione di Oesterheld divenne una
agghiacciante verità: gli uomini di Videla radunavano veramente gli oppositori
negli stadi (pratica agghiacciante di antica memoria sudamericana), per farli
poi sparire nel nulla, tanto che ancora oggi, nonostante la mobilitazione di
madri e compagne, di molti di loro non si conosce la tomba.
Lo stesso Oesterheld, membro
attivo della resistenza, sparì assieme alle sue quattro figlie per mano di
quegli sgherri che aveva profeticamente descritto nel suo fumetto.
Videla ha dichiarato, prima di morire, di non pentirsi di
nulla.
E’ questa la cosa che ogni volta, in presenza di questi
vessilliferi della verità rivelata, mi sconcerta: la certezza di combattere
dalla parte giusta, talmente giusta che qualsiasi bestialità è giustificata. In
nome dell’ordine, dell’anticomunismo, o per converso, del popolo, del partito,
o della jihad.
Ma torniamo all’Eternauta.
La scoperta agghiacciante a cui accennavo, la fanno Juan
Salvo e i suoi amici quando finalmente trovano il coraggio e gli strumenti per
portare un attacco diretto alle Mani: anche loro, come i mostri neri, sono etero-dirette.
Ci sono altri che li controllano, e che danno gli ordini, altri alieni molto
più potenti di loro, che hanno reso schiavo il mondo delle mani prima del
nostro, e che usano ora le mani per dirigere l’invasione.
Questi potenti senza
volto stanno nell’ombra, e non si espongono direttamente. Si potrebbe dire che
non si prendono direttamente le responsabilità. Chissà che anche nel caso di Videla non sia così, che quella
bestiale violenza non abbia dei mandanti e dei finanziatori e dei potenti,
molto più potenti, che stanno dietro le quinte. Molti di noi lo hanno sempre
sospettato.